La donna indipendente, che finale?

Con l’emancipazione femminile e il raggiungimento della indipendenza economica, si è affermato il modello di donna indipendente, autonoma, autosufficiente e scettica sui sentimenti.  Questa donna principalmente ha una relazione di solo sesso, quello fatto ogni tanto ma sempre con la stessa persona, che però non viene definito il partner abituale o meglio fisso; il suo ruolo all’interno della relazione non ha un nome. 

Su Internet si possono trovare varie ricerche scientifiche da cui emerge che oggi, le relazioni di solo sesso sono la norma, quelle del rapporto sessuale con il romanticismo sono ormai messe alla porta. La Donna nella sua emancipazione ha eguagliato il Maschio e ha definito un modello che in estrema sintesi definisce che il sesso corrisponde solo al piacere del corpo, mentre l’amore corrisponde all’impegno e ai problemi. Da qui molte Donne mettono sempre in chiaro che si tratta solo di un rapporto sessuale che non ha valore affettivo. 

L’ironia consiste  che questa Donna deve stare molto attenta ai tempi di questo tipo di relazione, perché, secondo i ricercatori se si va troppo per le lunghe si rischia di rimanerne irrimediabilmente coinvolti. I ricercatori dicono che la relazione non deve superare i quattro o cinque mesi, perché dopo questo arco di tempo, c’è un forte rischio di innamoramento, che non era preventivato; a causa dell’orgasmo che, secondo uno studio dell’Università di Rutgers nel New Jersey, rilascerebbe l’ormone del coinvolgimento, ovvero l’ossitocina; che dà, dopo l’orgasmo, la sensazione di sentirsi molto vicini al il partner e quindi ci si innamora. Di conseguenza più orgasmi avvengono, più aumenta la sensazione di coinvolgimento ed innamoramento. Secondo i dati registrati, questa Donna, vive meglio, almeno sotto il profilo individuale dell’autostima e dello stress rispetto alle Donne che sono impegnate in una relazione stabile. Questa Donna non si illude e non illude gli altri, non si aspetta nulla dall’altro. Altre ricerche dimostrano che la Donna in realtà, inconsciamente, vuole qualcosa in più e in una relazione di sesso, include anche del sentimento, che non deve per forza essere un sentimento d’amore, ma anche d’affetto, basta che faccia sentire uno, parte della vita dell’altro, non solo un partner da una botta e via. 

Ma il vero rischio alla fine, è  che bisogna considerare che, in una Donna o in un Uomo, non c’è solo il corpo, ci sono anche i sogni, le speranze, le idee, le fantasie, il gioco, la complicità e la trasgressione. Tutte cose che provengono dal cervello e che danno un piacere equivalente se non superiore al solo corpo

Il cinema ha sempre mostrato qualche scena memorabile con la protagonista una donna indipendente, autonoma, autosufficiente e scettica sui sentimenti. Quelle toste, che utilizzano il maschio solo per per degli usi specifici in modalità usa e getta.  Ma che alla fine la protagonista quasi sempre si redime, quindi finale vero o finale di Hollywood. 

Quella che si può vedere è la scena finale del film “The Proposal”, film del 2009 con Sandra Bullock, Margareth, e Ryan Reynolds, Andrew.

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